Progetto Biochar: produzione di gas sintetici da scarti tessili e biomasse

Il progetto BIOCHAR, cofinanziato con POR FESR 2014/2020 “Poli di Innovazione Agenda Strategica di Ricerca 2016 – Linea A” – Azione – I.1.B.1.2. “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi”, ha permesso di studiare e realizzare un reattore pilota in grado di produrre syngas e biochar, partendo da rifiuti tessili e rifiuti di biomassa agricola.  Prodotto in scala, ma con una capacità adeguata ad un utilizzo applicativo e dimostrativo, ha dimostrato la fattibilità industriale di rispondere alle finalità di un’economia di tipo circolare.

Genesi del progetto

Il progetto BioChar nasce come prosecuzione dei progetti VALENTEX e VALENTEX2, in cui è stato valutato e dimostrato sperimentalmente come sia possibile valorizzare termicamente gli scarti provenienti dall’industria tessile, invece di conferirli in discarica. Nonostante gli importanti quantitativi di scarti nel territorio biellese (c.a. 4000 kg/giorno), per rendere il processo economicamente sostenibile è necessario considerare un’altra fonte di materia prima che è stata individuata negli scarti provenienti dall’industria agricola.

Scopo del progetto

Lo scopo del progetto BIOCHAR è stato quello di realizzare un reattore pilota, scalato su una capacità adeguata in ottica applicativa (10 volte più grande di quello pilota realizzato nel progetto VALENTEX2) che, opportunamente strutturalmente adeguato e settato, fosse in grado di produrre syngas e biochar, partendo da rifiuti tessili e rifiuti di biomassa agricola. Nell’ottica dell’economia circolare si vuole pertanto creare un circolo virtuoso tra industria tessile e agricola: ciò che è uno scarto per l’una, può essere trasformato in una risorsa per l’altra, senza dimenticare le ricadute positive per l’ambiente. Si vuole infine sottolineare che la problematica dello smaltimento di rifiuti tessili può essere estesa a diversi altri comparti industriali.